GIACOMO MASSEI, il fondatore della Accademia Nazionale di Scherma

Giacomo Massei nel 1885 circa

“L’anno mille ottocento sedici, a quattordici del mese di maggio ad ore diecisette e quarto a vanti a noi Giuseppe Pignatelli Marchese di Casalnuovo aggiunto ed ufficiale dello Stato civile del Comune di Montecalvario, Provincia di Napoli è comparso Don Samuele Massei, di anni quarantadue, di professione benestante domiciliato Strada Magnanello n° 10 ed ha dichiarato che il giorno tredici corrente mese ad ore cinque d’Italia è nato nella sua propria casa da di lui dichiarante e da Donna Maria Giuseppa Caldarera, sua legittima moglie, di anni trentadue, un maschio che ci ha presentato a cui è dato il nome di Giacomo Raffaele Giuseppe Antonio Maria…”. Questo l’atto di nascita del meglio conosciuto Giacomo Massei, il fondatore della Accademia Nazionale di scherma di Napoli, esattamente 205 anni fa, il 13 maggio 1816.

Può sembrare strano, ma dei tre personaggi che fondarono l’Accademia, si pensava di sapere poco, mentre cercando nel web le testimonianze negli ultimi mesi sono diventate molte. Finalmente vedendo l’enorme mole di materiale on-line e gli archivi che si sono finalmente digitalizzati, possiamo dire che dei due maestri di scherma fondatori (il Massei e Annibale Parise), si possono ricostruire molte cose della loro vita, mentre del terzo, l’avvocato Carlo Cinque, tutto per ora è avvolto nel mistero.

Di Massei esistono svariate cose scritte su di lui e da lui, al punto che si potrebbe finalmente redarre un brevissimo profilo biografico, che spero di fare quanto prima.

Personaggio interessantissimo, divenne il decano dei maestri di scherma del Regno delle Due Sicilie e fu di certo il maestro di più di una generazione di schermitori che proseguirono l’arte della scherma nel territorio napoletano. Visse 82 anni, un’età eccezionale per quel periodo, morendo il 31 gennaio 1898.

Massei non solo fondò l’Accademia, ma dall’intensa attività magistrale e dal materiale che pian piano sto mettendo assieme, ne emerge un uomo che divenne il più importante maestro di scherma del Regno borbonico prima dell’Unificazione e del Sud Italia dopo il 1860, cosa che gli valse il titolo di Maestro di scherma onorario della Real Casa. La sua importanza non fu data solo dal suo indiscutibile talento, ma anche dai legami che ebbe con il Marchese Mario del Tufo, già direttore delle scuole di scherma del Regno borbonico, per lo meno a Napoli, in quanto sposò la sorella Michelina.

La vicinanza con questo importante personaggio gli diede le entrature negli ambienti che contavano e che lui stesso provvide a corroborare adeguatamente con la bravura di insegnante. Allo stesso tempo unì l’attività di “Percettore del pendino”, mestiere che oggi non esiteremmo a definire come “Esattore delle tasse”, ruolo che per molti secoli si sposò bene con quello di maestro di scherma, per ovvi motivi.

La sua ascendenza nell’ambiente schermistico fu indiscutibile, l’influenza tecnica e magistrale nel conservare la scuola napoletana, che lui stesso dichiarò di voler far diventare “italiana” è innegabilmente importante. Non ci ha lasciato né trattati né appunti sulla scherma che lui stesso insegnava o apprese. Una breve memoria redatta dal figlio e una biblioteca comprensiva di libri e trattati di scherma e ginnastica, assieme a svariati ritagli di giornale dell’Ottocento che parlano di lui e delle sue attività sul territorio, sono tutto quello che per ora rimane nell’archivio di famiglia.

Giacomo Massei fu quindi un caposcuola che seppe diventare punto riferimento di una Istituzione nazionale, che nel settore è ad oggi la più antica del mondo, non sempre trattata con il dovuto riguardo da istituzioni di vario tipo, ma che è sopravvissuta a due guerre mondiali e allo spegnimento del duello.

Anche la famiglia ha saputo negli anni conservare gelosamente e con una certa sapienza, il tesoro del celebre antenato che oggi celebra i 205 anni dalla nascita e che un giorno speriamo di poter conoscere più nel dettaglio.